La liberazione festeggiata in piazza dall'ANPI con un corteo da corso Venezia a piazza Duomo. Autorità presenti, ma senza parlare
In quest'anno di festeggiamenti per i 150 anni dell'unità del nostro paese, il 25 aprile dovrebbe acquisire un significato ancora più speciale, perché, se è vero che nel 1861 nacque il Regno d'Italia, è con la liberazione dall'oppressione nazi-fascista che venne a costituirsi il Comitato di Liberazione Nazionale, culla per il primo parlamento democratico e fucina della nostra Costituzione.
Con la Resistenza il popolo aveva combattuto per una causa che non serviva ai potenti, ma a chi c'era e ci sarebbe stato. La lotta partigiana trovò uomini e donne, comunisti, liberali, socialisti, cattolici, monarchici, anarchici uniti nell'obiettivo di garantire democrazia e libertà a tutti.
Oggi chi festeggerà il 25 aprile? Non il presidente della Regione Roberto Formigoni che ha deciso di non esserci. Presenzieranno invece con il presidente della Provincia Guido Podestà, i tre candidati sindaco Letizia Moratti, Giuliano Pisapia e Manfredi Palmeri. Insieme ai cittadini eredi di quelli che hanno resistito per loro.
Il Comitato permanente antifascista di Milano ha definito il programma della manifestazione principale del 25 aprile che inizia alle ore 14.30 con il concentramento a Porta Venezia dei partecipanti al corteo.
Percorso corso Venezia e raggiunta piazza Duomo, alle 16.00, introdotti e coordinati da Aglaia Zanetti, intervengono l'immigrata senegalese Nelly Dop, il ricercatore Giorgio Ornati, lo studente Giulio Franchini, l'insegnante Francesco Dettori. Conclude Carlo Smuraglia, Presidente dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) provinciale.
Al termine dei discorsi, una delegazione si recherà alla Loggia dei Mercanti, dove Carla Bianchi, figlia di uno dei Caduti per la libertà, ricordato nelle lapidi interne alla Loggia, depositerà dei fiori in onore ai Caduti.
In quest'anno di festeggiamenti per i 150 anni dell'unità del nostro paese, il 25 aprile dovrebbe acquisire un significato ancora più speciale, perché, se è vero che nel 1861 nacque il Regno d'Italia, è con la liberazione dall'oppressione nazi-fascista che venne a costituirsi il Comitato di Liberazione Nazionale, culla per il primo parlamento democratico e fucina della nostra Costituzione.
Con la Resistenza il popolo aveva combattuto per una causa che non serviva ai potenti, ma a chi c'era e ci sarebbe stato. La lotta partigiana trovò uomini e donne, comunisti, liberali, socialisti, cattolici, monarchici, anarchici uniti nell'obiettivo di garantire democrazia e libertà a tutti.
Oggi chi festeggerà il 25 aprile? Non il presidente della Regione Roberto Formigoni che ha deciso di non esserci. Presenzieranno invece con il presidente della Provincia Guido Podestà, i tre candidati sindaco Letizia Moratti, Giuliano Pisapia e Manfredi Palmeri. Insieme ai cittadini eredi di quelli che hanno resistito per loro.
Il Comitato permanente antifascista di Milano ha definito il programma della manifestazione principale del 25 aprile che inizia alle ore 14.30 con il concentramento a Porta Venezia dei partecipanti al corteo.
Percorso corso Venezia e raggiunta piazza Duomo, alle 16.00, introdotti e coordinati da Aglaia Zanetti, intervengono l'immigrata senegalese Nelly Dop, il ricercatore Giorgio Ornati, lo studente Giulio Franchini, l'insegnante Francesco Dettori. Conclude Carlo Smuraglia, Presidente dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) provinciale.
Al termine dei discorsi, una delegazione si recherà alla Loggia dei Mercanti, dove Carla Bianchi, figlia di uno dei Caduti per la libertà, ricordato nelle lapidi interne alla Loggia, depositerà dei fiori in onore ai Caduti.
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