Liberiamoci da chi voleva cancellarlo |
Ripropongo la vignetta satirica pubblicata in occasione del 25 aprile 2011 visto che si voleva ancora una volta ridimensionare il significato della Resistenza, il cui valore è invece ben descritto dall’intellettuale Antonio Braca: “(…)
Il 25 Aprile si celebra la giornata della Liberazione dal fascismo e
dal nazismo. Allora una bella rinfrescata su cosa sia stata la dittatura
fascista in Italia non avrebbe fatto male. Forse avrebbe potuto
ricordare le migliaia di militanti democratici, socialisti e comunisti
finiti in galera o al confino oppure uccisi, fra cui il signor Antonio
Gramsci, segretario del Partito Comunista, uno dei più fini
intellettuali dell’Italia del Novecento. Avrebbe potuto ricordarci
l’infamia della guerra di Abissinia con l’uso dei gas di sterminio,
oppure l’occupazione militare della Libia o ancora la guerra contro la
Democrazia in Spagna. Avrebbe potuto ancora ricordarci l’occupazione
della Grecia e gli stermini di interi villaggi, oppure la pulizia etnica
dei villaggi jugoslavi. Avrebbe potuto ricordarci la spedizione in
Russia di centinaia di migliaia di giovani senza armamenti e senza
risorse per l’inverno. Ma più di tutte avrebbe potuto ricordarci
l’infamia delle Leggi razziali e gli espropri a danno degli ebrei fino
alla loro deportazione nei lager. Avrebbe potuto ricordarci i
rastrellamenti a fianco delle SS naziste ( Marzabotto docet) le
fucilazioni di massa, le torture dei partigiani (…) Tranquillamente si
può parlare di foibe e delle pulizie etniche dei fascisti in Dalmazia e
dei Comunisti nel Friuli. Nulla può perdonare simili misfatti, ma senza
omissioni e senza strumentalizzazioni. Quanto ai soldati USA, ma anche
di altre nazioni perché dimenticarlo, il loro è stato un contributo che
va onorato e celebrato, ma è stato quello di combattenti di eserciti in
guerra, mandati a combattere contro altri eserciti di feroci dittature.
Nelle montagne e nelle città del Centro e del Nord, invece, c’era un
altro esercito, improvvisato, senza risorse e senza organizzazione
logistica, fatto di giovani senza alcuna fede politica sbandati dal
crollo del fascismo, i quali hanno preso nelle loro mani l’onore della
patria e con il proprio sacrificio, appoggiato dalla popolazione, hanno
fondato la nuova Italia (…)
Puoi anche andare nella sezione Sezione Approfondimenti per saperne di più sul 25 Aprile e il suo significato nella Storia dell'Italia
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